Collaborazioni e progetti

Molte ricerche e progetti clinici sono stati messi a punto con:

COLLABORAZIONI


International Hope Research Team (IHRT)

L’idea ha iniziato a prendere corpo a settembre, a Padova, nel corso dei lavori dell’International Conference “Vocational designing and career counseling: Challenges and new horizons”. In quell’occasione alcuni di noi si sono di fatto domandati se, con i tempi che corrono, ha ancora senso parlare di consulenza, di orientamento, di futuro; di costrutti ed attività che richiedono di fatto speranza, ottimismo, prospettive temporali. I nodi da sciogliere e le cose da fare sono decisamente molte.
Sulla base degli interessi e delle disponibilità dei partecipanti alle giornate di studio sono stati avviati sette gruppi di ricerca. Uno di questi gruppi  ha focalizzato i suoi interessi su “Speranza, ottimismo, resilienza e prospettiva temporale nella disabilità”(referente: T. M. Sgaramella).
Ulteriori dettagli in: http://larios.psy.unipd.it/hope.php


Network Italiano – Formazione universitaria in Orientamento

Dal 2010 il Centro di Ateneo sta supportando il lavoro del Network, coordinato dal prof. Salvatore Soresi e dai membri del Laboratorio LaRIOS, a cui hanno aderito più di 30 università Italiane per la promozione di master congiunti di II livello per la formazione in materia di orientamento. In questo network particolare attenzione è stata data dal Centro alla predisposizione di moduli formativi a proposito della tematica ‘Orientamento e Disabilità’(prof.ssa Nota L.).
Nel corso delle giornate di studio realizzate a tal fine, promosse dal Laboratorio La.r.i.o.s. dell’Università di Padova e con gli auspici della S.I.O. e di G.E.O., è stato sottoscritto il Documento Congiunto per la valorizzazione e il riconoscimento della professionalità e della formazione degli orientatori, in cui si afferma tra l’altro che particolare attenzione deve essere data alla formazione dei professionisti per quanto riguarda l’orientamento delle persone con disabilità e la loro inclusione scolastica e professionale.


Centro di Riabilitazione Visiva, Istituto L. Configliachi, ULSS 16, Padova

  • Valutazione dei fattori che determinano la qualità della vita nell'ipovisione

Ufficio Scolastico Territoriale di Treviso, Via Sartorio 1, 31100 Treviso

  • Orientamento, diritto allo studio e all’integrazione: un progetto sperimentale di orientamento universitario in favore di studenti con disabilità. 

 

PROGETTI

PROGETTI DI RICERCA INTERDISCIPLINARI NELL’AMBITO DELL’ATENEO:

  • D.E.D.A. (Device Electroencephalographic-based for Detecting Awareness- http://www.slideshare.net/rmancin/edda-15473778, ref. Roberto Mancin, Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino) è un progetto di informatica pediatrica volto a sviluppare un coscienziometro pediatrico (una sorta di barometro digitale in grado di stimolare e misurare le emozioni di bambini con gravi disturbi di coscienza perché profondamente sedati o in emersione da un coma profondo ma reversibile). E' stato l'unico progetto di ricerca patavino ad arrivare in finale di Verona di Italiacamp sabato 1/12. Anche l'università' di Padova e' Partner di Italiacamp.
  • Cerebral Visual Impairment in infants and preschool children: new tools for visual, cognitive and socio-cognitive assessment (proff. Gaggi O. e Palazzi C., Dipartimento di Matematica; proff. L. Nota e T.M. Sgaramella, Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata; prof.ssa Pinello L., Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino)
  • Giochiamo con gli occhi: un progetto finalizzato all’analisi delle problematiche associate all’ambliopia (prof.ssa Gaggi O., Dipartimento di Matematica; prof.ssa L. Nota, Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata; prof.ssa Pinello L., Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino)
  • Qualità della vita e credenze di efficacia in genitori di bambini con disabilità visive (prof.ssa Pinello L., Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino - Centro Ipovisione Pediatrico –Padova; proff. L. Nota e L. Ferrari, Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata)
  • L’inclusione scolastica: procedure e programmi per favorire l’inclusione a scuola dei bambini con menomazione (proff. Soresi S. e Nota L., Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata; prof.ssa Drigo P., Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino)
  • VOCATIO (Vocal Output Communication Aids for Temporarily Impaired Owners 2.0)- il progetto si propone di mettere a punto e verificare l’efficacia di un serious game che faciliti la comunicazione in bambini ospitati in terapia intensiva con gravi alterazioni di coscienza (proff. P.Battistella, Da Dalt Liviana; dott.ri R. Mancin, G. Sequi , Dipartimento della Salute della donna e del bambino; G.Moro, Dipartimento di Scienze statistiche; proff. L. Ferrari, S. Soresi. L. Nota, T.M. Sgaramella, Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata)
  • “Formazione di tutori senior per il supporto allo studio degli studenti con disabilità”.Nell’ambito delle attività organizzate per favorire il diritto allo studio degli studenti disabili, il Centro di Ateneo Servizi e Ricerca per la Disabilità, la Riabilitazione, l’Integrazione in collaborazione con il Servizio Disabilità dell’Università di Padova, tiene annualmente il corso di formazione per gli studenti senior che svolgeranno attività di tutorato e supporto allo studio nei confronti degli studenti con disabilità che ne fanno richiesta.
  • PROGETTO PER UN SERVIZIO DI CONSULENZA E DI RICERCA NELLA DISABILITA’ IN FASE TERMINALE
    Ines Testoni, Elisa Mencacci, Daniele Ghezzo
    Il presente progetto si inserisce nell’alveo degli interventi volti a farsi carico si tali realtà, all’interno delle quali giocano un ruolo specifico le malattie neuro/mio-degenerative fortemente invalidanti. Il progetto propone, attraverso interventi su più livelli (di ricerca, di consulenza, di formazione e di supervisione), una specifica attenzione alle malattie disabilitanti degenerative delle diverse età della vita e con progressiva disabilità fisica e intellettiva, nell’ottica di un modello altresì complementare a quello oggi già ben consolidato della riabilitazione e dell’integrazione. Di fronte a vissuti intensi di sconcerto, di dolore, di abbandono e di solitudine, si impone il bisogno di trovare una modalità adattiva al lutto anticipatorio, per permettere così ad un nucleo familiare di gestire adeguatamente la parte finale della vita del congiunto. Ciò che appare è la necessità di attuare interventi sul lutto che comincino concretamente prima della perdita finale, aiutando la persona con disabilità e chi gli sta accanto ad affrontare le perdite più o meno imminenti, anche attraverso un intervento di prevenzione primaria su eventuali reazioni di lutto patologico o complicato. Il modello che viene proposto è quello delle Medical Humanities, con approccio narrativo per la EOL, finalizzato all’aumento del QOL. La specificità del progetto si situa nell’approcciarsi a questo tipo di patologie, come Sclerosi Multipla, Distrofie muscolari e SLA, Demenza di Alzheimer, Parkinson e Malattia di Huntington, evidenziando come obiettivi principali il sollievo dalla sofferenza globale, l’attenuazione per quanto possibile della disabilità, l’assistenza agli “inguaribili” (non “incurabili”), il propiziare una morte serena e accettata, e soprattutto il sostegno alla famiglia. La mission è integrare il percorso di accompagnamento alla disabilità promuovendo una riflessione scientifica e, soprattutto, un intervento concreto nel territorio, anche in quella fase della patologia “terminale”, per la quale ancora poche e frammentate sono le indicazioni. L’idea progettuale nasce come un tentativo di supplire alla mancanza di attenzione scientifica e clinica sulla parte avanzata e finale delle patologie neurodegenerative invalidanti, offrendo un servizio di consulenza in un’ottica che sia principalmente di prevenzione. Alla base del progetto riconosciamo quattro concetti fondamentali: Positive Psychology & Multisistemic Resilience Model, il Modello Narrativo, Palliative care Model & simultaneus care e la Self Determination Theory.

    PROGETTI DI RICERCA INTERNAZIONALI:

    • IHRT - International Hope Research Team. Il Centro di Ateneo ha sostenuto il lavoro del Laboratorio LaRIOS per l’avvio nel gennaio 2012 di gruppi di ricerca su speranza, ottimismo e resilienza a cui partecipano ricercatori nazionali e internazionali. Questo gruppo ha già visto la realizzazione di due giornate studio (19 gennaio 2012 e 12 aprile 2012) e l’avvio di sette progetti di ricerca:
      • Contributi multidisciplinari allo studio della speranza, dell’ottimismo, della prospettiva temporale e della resilienza”, referenti S. Soresi e E. Camussi – Università Milano-Bicocca;
      • “Life Design, speranza, ottimismo, prospettiva temporale e resilienza”, referenti L. Nota e S. Soresi;
      • “Lavoro, lavoratori, Life Design e nuove tecnologie”, referente L. Ferrari;
      • “Speranza, ottimismo, resilienza e prospettiva temporale nella disabilità”, referente T. M. Sgaramella;
      • “Resilienza e diversity management”, referente P. Magnano - Università di Catania;
      • “La resilienza come costrutto relazionale”: modelli teorici e strumenti di assessment”, referente G. Gianesini – Università di Padova;
      • “Speranza, ottimismo, prospettiva temporale e resilienza in età evolutiva”, referente L. Nota). Particolare attenzione viene data dal centro al gruppo di ricerca centrato sulle disabilità, in collaborazione anche con il Servizio Disabilità dell’Ateneo di Padova.

    Per maggiori dettagli si veda: http://larios.psy.unipd.it/hope.php